Una GAIA Noncuranza (2019)
“Non ci sono passeggeri sul ‘Battello Terra’, siamo tutti membri dell’equipaggio” (Marshall “ McLuhan) Come nel romanzo “Cronaca di una morte annunciata” dove i vari personaggi assistono inermi all’evolversi della situazione per poi sorprendersi di come possa essere accaduta così l’umanità sta procedendo verso il punto di non ritorno nella rottura degli equilibri dell’ecosistema. L’effetto dei cambiamenti climatici sta trasformando il pianeta in modo radicale. L’esperienza che trasmettiamo ai nostri figli non avrà più applicazioni pratiche nel futuro perché le dinamiche saranno cambiate. Il pensiero del ‘900 è stato quello del “progresso infinito” e del “lasciare un mondo migliore per i nostri figli”, perdendo di vista e confondendo il fine con i mezzi. Lo sguardo dell’autore fissa come in un flashback onirico paesaggi naturali che sembrano giungere da un futuro remoto o da un passato dimenticato. Carichi di contrasti cromatici e dell’angosciante muta assenza dell’essere umano. La rivisitazione del paesaggio in chiave distopica ci interroga non solo su come potrà essere la qualità di vita nel futuro, ma sull’assordante silenzio che ci abita nel presente.
“Questo non è il dramma di una fatalità, ma il dramma della responsabilità” (Rossana Rossanda)